Il critico letterario Raffaeli al Podesti

Per il Piano delle Arti (MIM) mercoledì 15 marzo, nel nostro Istituto, il critico letterario Massimo Raffaeli ha tenuto una lectio magistralis davanti a docenti e studenti sul tema “Le Marche dei poeti: il paesaggio”.

Il nostro Istituto è scuola-polo di un progetto di studio, pratica e messa in valore del paesaggio marchigiano – “Narrare il territorio” – che, con il coordinamento della Prof.ssa Angela Gregorini e del Prof. Francesco Mattioni, coinvolge in una rete educante varie scuole dellaregione di ogni ordine e grado.
I gruppi classe affrontano da varie prospettive lo stesso tema: il paesaggio come forma profonda e stratificata che si realizza nel tempo e negli sguardi, dal Paleolitico a Giacomelli, declinandolo attraverso linguaggi e modalità differenti, dal linguaggio visuale alla poesia, dall’arte alla pratica laboratoriale, sempre cercando paesaggi poetici e storie del territorio da ascoltare, leggere, vederee imparare a raccontare con suoni, parole, immagini e artefatti.

Il critico Raffaeli ha raccontato gli sguardi degli autori che hanno concretizzato “al di là dell’automatismo percettivo” i nostri paesaggi composti intrinsecamente di confini: Giacomo Leopardi, Dolores Prato, Luigi Bartolini, Guido Piovene, Paolo Volponi, Mark Strand. “Per parlare di un luogo occorre trovare uno scorcio sghembo”o lo scarto del cavallo, come suggerisce Viktor Šklovskij, e allora Raffaeli ha raccontato le poetiche e le vite di Franco Scataglini e Francesco Scarabicchi, le loro ricerche di lingue nuove per vedere e dire davvero le cose, il mondo e le loro relazioni: un cranio bovino che è un “segno fatto patema a mentovar se stesso” (Scataglini) e “dove vivi ogni giorno e ciò di cui vivi costituisce con il tuo corpo la tua identità profonda” (Scarabicchi). L’arte, ha ricordato Raffaeli, è il tentativo di dare forma alla propria vita, è la ricerca delle cose essenziali.

Gli studenti della 4F di Ancona, con la supervisione dell’attore Ettore Budano, hanno interpretato con lettura espressiva alcune poesie di Scataglini e Scarabicchi mentre venivano proiettate sullo schermo le foto scattate dai ragazzi e dalle ragazze della 5F di Ancona sotto la guida delle professoresse Matilde Giordani e Rachele Paoletti: una galleria di “luoghi dell’anima” a partire da una piccola antologia agontana di poesie di Scataglini e Scarabicchi.

“Tutto sommato quello che conta è poco / Il resto va polvere d’ogni vivo” (Scarabicchi).
“pe’ non morì / muto com’eri stato, / m’hai lasciato un giardì.” (Scataglini).

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